Durante i lavori di ristrutturazione dell’Albergo diffuso, all’interno di un “butto”, antica cisterna utilizzata come discarica, sono stati rinvenuti numerosi oggetti di uso comune: ceramiche da cucina, oggetti in metallo, frammenti di calici, bottiglie, bicchieri in vetro, giocattoli, fibbie, bottoni, due campanelli per le mucche , un salvadanaio, alcune monete e due grandi vasi da notte del XVI secolo. Le maioliche ritrovate, di ottima qualità, sono decorate con stemmi di famiglie nobili (Orsini, Medici, Lauri, Clementini) e provengono dalle fabbriche di ceramica del centro Italia (Deruta, Spoleto, Gubbio, Todi, Acquapendente e Bagnoreggio)

Tutti i reperti sono stati catalogati, contestualizzati, con grande perizia scientifica, nel rispettivo periodo storico ed in parte restaurati a cura di Sir. Timothy Clifford, studioso inglese ed ex direttore della Galleria Nazionale di Scozia, che per alcuni mesi dell’anno vive a Casteldilago.

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