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Antico Convento di San Francesco

Testimonianza di un passato francescano, il convento di San Francesco racconta secoli di storia e spiritualità. Le sue forme architettoniche e gli affreschi interni trasportano i visitatori in un viaggio nel tempo.
Il convento ebbe origine da una comunità di francescani che s’insediò ad Arrone nel XIII secolo. La chiesa si presenta nelle forme assunte tra il XIV e il XVII secolo ed è preceduta da un portico a tre fornici, i cui archi poggiano su pilastri, superiormente si estende un loggiato, con la stessa scansione del portico.
Il campanile a vela, collocato sopra il presbiterio, è di epoca successiva. L’interno è a navata unica con il tetto sorretto da capriate lignee a vista, il presbiterio quadrato è coperto da una volta a crociera.

L’esistenza del convento è documentato nei “Registri vaticani” del 1291, in una bolla di Nicolò IV “Licet is“, dei primi decenni del XIV secolo, nell’elenco dei Conventi francescani e nello statuto di Arrone del 1542, quando compare a segnare i confini con il comune di Casteldilago.
La storia francescana del luogo ebbe fine il 15 ottobre 1652, quando Innocenzo X soppresse i Conventi con meno di dieci religiosi. Nel 1696 l’ex Convento compare nell’elenco dei beni del catasto di Casteldilago, dopo l’Unità d’Italia divenne bene demaniale ed il 14 dicembre 1881 fu acquisito dal comune di Arrone.


L’ambiente originario, molto semplice, fu arricchito alla fine del secolo XVI da due altari, con decorazioni a stucco e pitture manieristiche. Sulla parete sinistra sono visibili i resti di una Madonna col Bambino, riferibile alla fine del XIV secolo, nella retrostante parete una Madonna in trono col Bambino e figure di committenti oranti, in alto una testa di Sant’Antonio da Padova, opere risalenti al XV secolo.
L’arco trionfale è decorato con i resti dell’Annunciazione, sui piedritti si aprono due nicchie, a sinistra è collocata la statua di Sant’Antonio Abate ed a destra quella di Sant’Antonio da Padova. Nel presbiterio si può ammirare San Francesco che riceve le stimmate e San Valentino con in mano Casteldilago.
Nelle vele sono affrescati gli Evangelisti Matteo, sulle costolature rimane parzialmente una decorazione a festoni floreali. Sulla parete destra si apre una nicchia con la Madonna Assunta, San Michele Arcangelo, la Madonna della Quercia e probabilmente San Nicola o San Felice.

Indirizzo: Via dello Sportello 2 – Casteldilago Arrone – 05100 Terni
Telefono: +39 331 282 3802
Check-in ed Accoglienza: +39 335 7529231
E-mail: info@viviilborgo.com