Castelluccio di Norcia è un piccolo borgo (1450 mt. s.l.m.) distante 30 km da Norcia, chiamato anche il tetto dell’Umbria per la sua fantastica posizione, posto in cima ad un colle. Di fronte si erge imponente e maestosa la sagoma del Monte Vettore, la cima più alta della catena dei Monti Sibillini.
Il paese, completamente danneggiato dal terremoto del 2016, sovrasta un grande altopiano carsico che ebbe origine circa un milione di anni fa quando si creò una vasta depressione, inizialmente occupata da un lago, che si estende per circa 15 km².
Sulla piana di Castelluccio, nella tarda primavera, tra la fine di maggio e l’inizio di luglio, si impone il famoso fenomeno della Fioritura dove lenticchie, fiordalisi, genziane, margherite, narcisi, papaveri, ranuncoli, violette ed altre numerose specie floreali, fioriscono in contemporanea trasformando questa distesa in una vastissima moltitudine di colori, creando un’esplosione degna di una famosa opera impressionistica.
La lenticchia è il prodotto rappresentativo di Castelluccio, unica per il suo aspetto policromo e per le sue ridotte dimensioni, nel 1997 ha ottenuto il riconoscimento europeo di Indicazione Geografica Protetta (IGP).
Durante l’estate i monti circostanti offrono numerosi percorsi per gli appassionati di trekking e per coloro che vogliono effettuare escursioni in bicicletta, a cavallo o con gli asini. Nel periodo invernale la Piana di Castelluccio diventa luogo di divertimento per gli appassionati di sci di fondo e di ciaspolate sulla neve.
Per le particolari correnti ascensionali, l’altopiano di Castelluccio è rinomato per la pratica degli sport in volo, uomini-uccello che con le loro ali colorate trovano un habitat ideale per volteggiare ed ammirare dall’alto uno dei paesaggi più belli e ricchi dell’appennino.