Durante i lavori di ristrutturazione dell'Albergo Diffuso, un'emozionante scoperta ha portato alla luce un tesoro nascosto nel cuore di Casteldilago: all'interno di un antico "butto", una cisterna utilizzata come discarica, sono stati rinvenuti numerosi reperti di grande valore storico ed artistico.
Tra le meraviglie ritrovate si trovano ceramiche da cucina, oggetti in metallo, frammenti di calici, bottiglie, bicchieri in vetro, giocattoli, fibbie, bottoni e addirittura campanelli per le mucche, risalenti a varie epoche.
Le maioliche recuperate, di straordinaria qualità, provenienti dalle rinomate fabbriche di ceramica del centro Italia, tra cui Deruta, Spoleto, Gubbio, Todi, Acquapendente e Bagnoregio, sono decorate con gli stemmi delle nobili famiglie italiane che hanno amministrato il Castello, come gli Orsini, i Medici, i Lauri e i Clementini.
L'arrivo a Casteldilago di Sir Timothy Clifford, eminente studioso inglese ed ex direttore della Galleria Nazionale di Scozia, ha suscitato un interesse straordinario per gli oggetti ritrovati, che sono stati catalogati, contestualizzati nel rispettivo periodo storico ed in parte restaurati, dando vita al Museo delle Ceramiche.
Questo spazio museale unico offre ai visitatori l'opportunità di immergersi nella ricca storia e nell'arte delle ceramiche italiane, esplorando le testimonianze tangibili di secoli di vita nel borgo medievale di Casteldilago.