Norcia, fortemente danneggiata dal terremoto del 2016 che ha distrutto il Duomo di San Benedetto, nonostante le sfide della storia recente, continua ad offrire un viaggio affascinante tra le sue radici millenarie. Norcia, città natale di San Benedetto, patria del Tartufo Nero e dell’arte norcina ti catturerà in un’esperienza indimenticabile di colori, profumi e sapori.
La Castellina, residenza fortificata voluta dal Pontefice Giulio III, testimonia il controllo da parte dello Stato pontificio nei confronti del Comune di Norcia. Restaurata nel XVIII secolo, oggi ospita il Museo Civico e Diocesano, trasformando la sua storia in una testimonianza tangibile.
Il Duomo di Santa Maria Argentea, gioiello rinascimentale costruito tra il 1556-1570, rivela la sua maestosità con arconi in pietra e cappelle gentilizie. All’interno, opere d’arte straordinarie, tra cui l’affresco dei Santi Benedetto e Scolastica con la Madonna e il Bambino.
Altro esempio di arte gotica, sede dell’auditorium, della biblioteca comunale e dell’archivio storico, è il Complesso Monumentale di San Francesco. Tra gli affreschi interni del XV e XVI secolo la maestosa pala con l’Incoronazione della Vergine eseguita da Jacopo Siculo (1541)
La Chiesa di Sant’Agostino, simile a quella di San Benedetto, presenta un affresco del XVI secolo con san Nicola da Tolentino, la Madonna col Bambino e S. Agostino, dominando il portale.
All’ingresso di Norcia, nel tratto più depresso, dell’altopiano, per un’estensione di circa 70 ettari, si trovano una serie di prati, conosciuti con il nome di Marcite, sistemi di irrigazione creati dai monaci benedettini tra il ‘400 e il ‘500 che consentivano di allagare ampie zone di terreno in maniera continuativa e controllata per lunghi periodi dell’anno